Ridopuntoenergia Dario Ridolfi


Detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019

Detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019

La Legge di Bilancio 2019 (Legge 145 del 30 dicembre 2018), ha confermato con alcune modifiche le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019.

Come ogni anno l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida che riassume le caratteristiche principali delle detrazioni alla luce della recente revisione normativa.

La guida è scaricabile in fondo al presente articolo.

Fino al 31 dicembre 2019, gli interventi ammessi alle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019 possono beneficiare di una detrazione pari al 50%.

L’importo massimo di spesa ammessa è pari a 96.000 €.

A meno di ulteriori proroghe a dicembre 2019, dal 1° gennaio 2020 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro.

Lo sgravio viene ripartito in dieci quote annuali di pari importo, a partire dall’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi.

Sono state confermate per il 2019 anche le detrazioni per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in classe superiore alla A+.

La novità più significativa introdotta nel 2018, valida anche per il 2019, riguarda l’obbligo di trasmissione all’ENEA delle informazioni sui lavori ammessi a detrazione che comportano risparmio energetico e uso di fonti rinnovabili.

Per maggiori informazioni a riguardo consulta l’articolo dedicato:

Comunicazione ENEA per detrazioni fiscali per ristrutturazioni relative ad interventi che comportano risparmio energetico

Detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019 per singole unità immobiliari

a) Detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019 per singole unità immobiliari: chi può beneficiarne

Possono fruire delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019 tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF, residenti o meno in Italia.

L’agevolazione spetta al proprietario dell’immobile oppure ad altro soggetto titolare di diritto reale/personale di godimento.

In ogni caso il beneficiario deve sostenere le spese dell’intervento.

A titolo indicativo si elencano i principali possibili beneficiare delle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie 2019:

  • proprietari o nudi proprietari
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • locatari o comodatari
  • soci di cooperative divise e indivise
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
  • soggetti indicati nell’articolo 5 del TUIR, che producono redditi in forma associata, alle stesse condizioni degli imprenditori individuali

In caso sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture, hanno diritto alle detrazioni anche:

  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • il componente dell’unione civile
  • il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato

Nel caso di due comproprietari, se fattura e bonifico sono intestati a uno solo dei due, ma le spese sono state sostenute da entrambi, la detrazione spetta anche al soggetto che non è stato indicato nei predetti documenti.

Questo vale purché nella fattura sia annotata la percentuale di spesa sostenuta da quest’ultimo.

In caso di compromesso per l’acquisto di una casa, l’acquirente dell’immobile ha diritto all’agevolazione se:

  • è stato immesso nel possesso dell’immobile
  • esegue gli interventi a proprio carico
  • è stato registrato il compromesso entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi in cui si fa valere la detrazione

Può richiedere la detrazione anche chi esegue in proprio i lavori sull’immobile, limitatamente alle spese di acquisto dei materiali utilizzati.

Ulteriori soggetti ammessi

Dal 2018 le detrazioni per interventi di ristrutturazione edilizia possono essere usufruite anche:

  • dagli Istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati
  • dagli Enti che hanno le stesse finalità sociali dei predetti istituti; costituiti e già operanti alla data del 31 dicembre 2013, nella forma di società che rispondono ai requisiti della legislazione europea vigente in materia di “in house providing”.

A questi ultimi soggetti le detrazioni spettano per gli interventi realizzati su immobili di loro proprietà, o gestiti per conto dei comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica.

Inoltre, possono usufruirne anche le cooperative di abitazione assegnati in godimento ai propri soci.

b) Detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019 per singole unità immobiliari: quali interventi sono ammessi

I lavori sulle singole unità immobiliari residenziali per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono di seguito riportati.

  1. interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia
  2. interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi
  3. lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche e a favorire la mobilità di persone con disabilità gravi
  4. interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi
  5. cablatura degli edifici e interventi finalizzati al contenimento dell’inquinamento acustico
  6. interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia
  7. adozione di misure antisismiche con particolare riguardo all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica
  8. Gli interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestic

Riguardo alle spese sostenute per interventi di adozione di misure antisismiche, sono previste detrazioni più elevate, che possono arrivare fino all’85%.

Prossimamente verrà pubblicata una guida dedicata al Sismabonus.

c) Detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019 per singole unità immobiliari: le spese ammesse a detrazione

Oltre alle spese relative ai lavori connessi agli interventi ammessi a detrazione, è possibile comprendere anche le seguenti spese:

  • per la progettazione e per le altre prestazioni professionali connesse all’intervento
  • di messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 e delle norme tecniche di settore vigenti
  • le spese per l’acquisto dei materiali relativi all’intervento
  • il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti
  • le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi in situ
  • l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori
  • gli oneri di urbanizzazione
  • gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi nonché agli adempimenti stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi agevolati (decreto n. 41 del 18 febbraio 1998).

Non si possono invece detrarre le spese di trasloco e di custodia dei mobili per il periodo necessario all’effettuazione degli interventi di recupero edilizio.

Detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019 per parti condominiali

Anche per la ristrutturazione delle parti comuni di edifici condominiali spettano le detrazioni per ristrutturazioni edilizie fino al 31 dicembre 2019.

Per parti comuni si intendono quelle riferibili a più unità immobiliari funzionalmente autonome, a prescindere dall’esistenza di più proprietari.

Le parti comuni interessate sono quelle indicate dall’articolo 1117, numeri 1, 2 e 3 del Codice Civile:

  • il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d’ingresso, i vestiboli, i portici, i cortili, tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune
  • i locali per la portineria e per l’alloggio del portiere, per la lavanderia, per il riscaldamento centrale, per gli stenditoi o per altri simili servizi in comune
  • le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere che servono all’uso e al godimento comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, le fognature, eccetera.

a) Detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019 per parti comuni condominiali: chi può beneficiarne

Per interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali, le detrazioni spettano a ogni singolo condomino in base alla quota millesimale di proprietà specifica.

Oppure facendo riferimento ai dei diversi criteri applicabili ai sensi degli articoli 1123 e seguenti del codice civile.

Il beneficio compete con riferimento all’anno di effettuazione del bonifico da parte dell’amministrazione del condominio.

In tale ipotesi, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che quest’ultima sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

L’amministratore rilascia una certificazione dalla quale risultano, tra le altre cose, l’ammontare delle spese sostenute nell’anno di riferimento e la quota parte millesimale imputabile al condomino.

Anche i condomini minimi, cioè gli edifici composti da un numero non superiore a otto condòmini, non hanno nominato un amministratore e non possiedono un codice fiscale, possono ugualmente beneficiare della detrazione per i lavori di ristrutturazione delle parti comuni.

Per questa casistica la circolare n. 3/E del 2 marzo 2016 dell’Agenzia delle Entrate fornisce istruzioni operative a riguardo.

b) Detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019 per parti comuni di edifici condominiali: quali interventi sono ammessi

Oltre a tutti gli interventi fruibili anche per gli interventi su singole unità visti prima, gli interventi su parti comuni possono accedere allo sgravio anche per opere di manutenzione ordinaria.

Detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019: cosa fare per fruire delle detrazioni

Per ottenere le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019 è necessario indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile.

In caso i lavori sono effettuati dall’utilizzatore, serve riportare anche gli estremi di registrazione dell’atto che ne conferisce il diritto.

Come indicato ad inizio articolo, a partire dal 2018 è previsto che sia mandata una comunicazione all’ENEA per specifici interventi.

Questo aspetto è stato introdotto per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la realizzazione degli interventi, analogamente a quanto previsto per la riqualificazione energetica.

A riguardo si rimanda all’articolo specifico:

Comunicazione ENEA per detrazioni fiscali per ristrutturazioni relative ad interventi che comportano risparmio energetico

In ogni caso e tipologia di intervento occorre conservare per eventuali verifiche i documenti indicati nel provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011.

In particolare, i documenti da produrre e conservare sono:

  • comunicazione all’Asl
  • fatture e ricevute comprovanti le spese sostenute, intestate al fruitore delle detrazioni
  • ricevute dei bonifici di pagamento, intestate al fruitore delle detrazioni

inoltre il contribuente deve essere in possesso di:

  • domanda di accatastamento (se l’immobile non è ancora censito)
  • ricevute di pagamento dell’imposta comunale (Ici-Imu), se dovuta
  • delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori (per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali) e tabella millesimale di ripartizione delle spese
  • dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi
  • abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessioni, autorizzazioni, eccetera) o, se la normativa non prevede alcun titolo abilitativo, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui indicare la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi realizzati rientrano tra quelli agevolabili.

Come effettuare i pagamenti

I pagamenti devono essere effettuati con bonifico bancario o postale (anche “on line”), da cui risultino:

  • causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Le spese che non è possibile pagare con bonifico (oneri di urbanizzazione, diritti per concessioni, autorizzazioni, e via dicendo) possono essere assolte con altre modalità.

Per gli interventi condominiali, oltre al codice fiscale del condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento.

Anche in caso di leasing è possibile accedere alle detrazioni  a condizione che:

  •  la società che concede il finanziamento paghi l’impresa che ha eseguito i lavori con bonifico bancario o postale da cui risultino tutti i dati previsti dalla legge
  • il contribuente sia in possesso della ricevuta del bonifico effettuato dalla società finanziaria al fornitore della prestazione.

Se cambia il possesso dell’immobile

In caso di vendita o di altra forma di trasferimento per atto tra vivi, il venditore ha la possibilità di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente dell’immobile.

Se mancano specifiche indicazioni nell’atto di compravendita, il beneficio viene automaticamente trasferito alla persona che acquista l’immobile.

In caso di costituzione del diritto di usufrutto, le quote di detrazione non fruite rimangono al nudo proprietario.

In caso di decesso dell’avente diritto la detrazione non fruita è trasferita esclusivamente agli eredi che conservano la detenzione materiale e diretta dell’immobile.

La guida dell’agenzia delle entrate e altre misure incentivanti

Per una trattazione più approfondita dell’argomento si rimanda alla relativa Guida dell’Agenzia delle entrate.

La guida dell’agenzia delle entrate relativa alle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2019 è stata aggiornata a febbraio del 2019 con le nuove disposizioni introdotte fino a tale data.

Guida agenzia delle entrate – Detrazioni ristrutturazioni edilizie 2019 – Febbraio 2019

Mentre per approfondire le altre misure incentivanti applicabili al settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica si rimanda agli articoli dedicati:

Il Conto Termico 2.0, nuove opportunità e regole d’uso

Detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica 2018

Vedi anche:

Certificati Bianchi, cosa sono e come funzionano

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